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50 sfumature di urbanistica romana

L'area di Tor di Valle estratta da Google Hearth

L’area di Tor di Valle estratta da Google Hearth

di Maurizio Geusa

La svolta impressa dall’A.S. Roma alla vicenda Stadio a Tor di Valle, con la recente determinazione del Consiglio di Amministrazione della società, ha innescato le reazioni dei due Assessori Caudo e Montuori che nella loro veste di responsabili politici hanno incrociato quel progetto da nove anni sulla scena della Capitale.

Da un lato l’ex Assessore Giovanni Caudo, attualmente anche  Candidato Sindaco, conserva le usuali tinte della polemica politica ribadendo l’inefficienza dell’attuale amministrazione e ricordando come la causa della rinuncia sia da ricercare nelle stesse modifiche al progetto chieste dall’amministrazione Raggi.

Queste sono le sue considerazioni come riportate dalla stampa on line VAI AL DOCUMENTO   “Lo stadio non ci sarà perché sono cambiate le condizioni a causa del Covid, poi dal 2017 ad oggi l’amministrazione Raggi non ha fatto un atto e non ha completato il lavoro ed è evidente che qualsiasi investitore avrebbe deciso di lasciar perdere se il rischio è di non portare a termine il progetto, che oltretutto così come era stato modificato non era più di pubblico interesse ma era una ‘romanella’ di stadio”.

Dall’altra parte l’attuale Assessore Luca Montuori, con un lungo post su Facebook, coglie l’occasione per spennellare squillanti nuove sfumature sull’urbanistica romana. (28 febbraio ore 16,42 VAI AL DOCUMENTO. Peccato solo che tali pur stimabili considerazioni dell’Assessore sulla caducità dell’economia e sul nuovo approccio all’urbanistica romana emergano solo dopo che, qualcun altro come l’A.S. Roma, abbia rimboccato la pietra tombale sul progetto. Quindi sarebbe stata una bella prova di coerenza essere il primo a denunciarlo . Tant’è che ci accontentiamo anche del rilancio.

La prima sfumatura contrastante è l’affermazione che: “Si sono arenati negli anni i faraonici progetti dei grandi centri commerciali e dei quartieri residenziali sperduti nella campagna, mentre la struttura economica che doveva sostenere l’attuazione del nostro PRG è evaporata da tempo.” Infatti,  dire che si sono arenati i progetti di quartieri residenziali sperduti nella campagna è una presa d’atto già fatta propria dalla Giunta a che ha deciso di rivedere ben 17 Piani di edilizia residenziale pubblica. Impresa certo non facile ma che rappresenta un cambio di prospettiva non scontato nell’urbanistica romana.

La seconda sfumatura, anche questa in contrasto con le tonalità conosciute, prende atto che la pandemia rappresenta un passaggio epocale che obbliga ricalibrare le dimensioni degli interventi, per arrivare alla necessità di chiudere la fase espansiva per aprirsi ad una conclusione tanto naturale quanto inaspettata: “sviluppare la città in aree già infrastrutturate, riutilizzando il patrimonio dismesso, densificando dove ci sono già i servizi, i trasporti”. Come già dichiarato nel progetto dell’Anello Verde di cui sono state approvate le linee guida.

Questa sottolineatura delle diverse sfumature non vuole essere un sostegno indiretto quanto la constatazione che la propaganda politica non ha più margini per proclami evanescenti rispetto a cui tutti possono dirsi d’accordo. La ricerca del consenso passa attraverso scelte che diano prova di capacità razionali. Partano dal fatto concreto e siano capaci di sviluppare ipotesi di soluzioni fattibili.  Alla vigilia di una lunga maratona elettorale prolungata fino all’autunno, con un quadro politico messo in ebollizione dal nuovo governo nazionale avremo modo di valutare e confrontare le tonalità di colore che su ogni singolo argomento i tanti candidati Sindaco avranno il coraggio di avanzare.

One Response to 50 sfumature di urbanistica romana

  1. gianfranco di pretoro Rispondi

    7 aprile 2021 a 17:54

    TOR DI VALLE,NIENTE STADIO,MEGLIO IL CICLODROMO.

    Preg.ta Sindaca di Roma Capitale
    VIRGINIA RAGGI

    Preg.to Assessore Infrastrutture e mobilita’ della Regione Lazio
    STEFANO FERRANTE

    Lettera Aperta

    Pregiata Sindaca di Roma,Assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio
    la rinuncia della Proprieta’ SS Roma a costruire il suo stadio nell’area dell’ex Ippodromo di Tor di Valle,apre ai ciclisti romani la possibilita’ di avere finalmente il CICLODROMO,il primo impianto dopo la demolizione dello straordinario Velodromo dell’Eur.Dal 2014,la FCI Lazio, lo ha anche chiesto vicino al nuovo stadio,l’ultima comunicazione è del 4 3 2017(Alleg. n. 1).In quest’area c’è tutto,tutto quello che serve per l’impianto ciclistico,dall’anello alle abitazioni per la foresteria ed il tempo libero.Non costera’ 900 milioni di Euro come lo stadio ma solo 1 milione e ………ci teniamo larghi.I ciclodromi sono necessari soprattutto nelle grandi citta’(Foto 2 Milano) perche’ si rischia soprattutto la vita quando si fa’ ciclismo “veloce” nel traffico caotico delle aree metropolitane.Poi,vicino ,c’è anche la pista ciclabile Tevere sud .
    Il ciclodromo(Foto 3-4) è un impianto polivalente con al centro l’anello ciclistico asfaltato ed illuminato e la predisposizione per altre attivita’ sportive e rilassanti come il podismo,i percorsi vita,la palestra,il centro anziani,la segreteria operativa,il centro dibattiti,museo della bicicletta,il magazzino,la ciclo officina,il locale di ristorazione ed il pronto soccorso.La gestione dell’impianto sara’ sempre demandata ad una o piu’ associazioni ciclistiche.
    Nello specifico,l’anello dell’ex ippodromo di Tor di Valle, ha una lunghezza lineare di 1.000 mt.(Foto 5) con la larghezza della carreggiata molto ampia ,tale da permettere, anche se ben separata, il percorso podistico(Foto 6).Nell’interno del ciclodromo il piccolo anello vita(Foto 7).Tutto in un contesto di Parco Fluviale alla Giapponese(Foto 8).Non è meraviglioso?

    Per quanto riguarda il Ponte di collegamento ciclopedonale dall’ex Ippodromo di Tor di Valle alla stazione Magliana FS,le borgate Corviale,Trullo e Portuense(costo previsto di 10 milioni di Euro),si puo’ farne a meno visto che dal 20 1 2012,la FCI Lazio chiede il transito al vicino Ponte Maglianella dell’Acea(Foto 9-10).
    Una piccola parte di tutti questi soldi risparmiati, potrebbe essere usata per concludere la ciclovia Tevere da Roma(Gra) a Fiumicino(Fiera di Roma)(Foto 11).
    Preg.ta Sindaca di Roma,la Federazione Ciclistica Lazio,ha chiesto il 20 10 2016 la costruzione di 4 Ciclodromi(Allegato n.12) da collocare nei punti cardinali della citta’.L’Impianto di Tor di Valle si potrebbe aggiungere a quello di Tor Vergata,nell’area Universitaria visto che l’incontro del 16 3 2019 con il vice Rettore(Foto n.13) è stato rassicurante.
    A Lei,Sign.Assessore Infrastrutture della Regione Lazio, le chiediamo un CICLODROMO per ciascuna citta’ di Provincia( Frosinone,Latina,Rieti e Viterbo).Consentira’,con pochi soldi,di far incontrare in sicurezza tanti giovani ciclisti tranquillizzando le famiglie e le societa’ sportive.
    Distinti Saluti
    Gianfranco Di Pretoro
    Federazione Ciclistica Italiana Lazio
    Responsabile Piste Ciclabili e Sicurezza
    Roma,28 2 2021
    Allegate alcune foto e documenti

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