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GRAB – 1 – Grande Raccordo Anulare delle Bici – La mobilità post-Covid

13 aprile 2021 - 1 (2)di Maurizio Geusa – L’avvio della fase di partecipazione sul progetto del Grande Raccordo Anulare delle Bici (GRAB) https://romamobilita.it/it/progetti/pumsroma/grab-ciclovia-romana attivata da Roma Servizi per la Mobilità con il contributo di Velolove https://velolove.it/wordpress/grab/.si è focalizzata essenzialmente sulla domanda se il percorso ciclistico possa penetrare o meno all’interno di Villa Ada e di altre aree monumentali della città.
Il Progetto del GRAB è datato 2015, quindi, in epoca ante Covid. Ora nel 2021 lo stesso progetto dovrà essere rivalutato alla luce delle nuove modalità di vita e di spostamento che hanno rafforzato il desiderio di una città più amichevole e di una mobilità più sostenibile.
Per non rimanere astratti prendiamo qualche dato dall’indagine sulla “Mobilità degli italiani dopo il confinamento” (https://www.isfort.it/progetti/la-mobilita-degli-italiani-dopo-il-confinamento/) elaborata dall’Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti ISFORT ad agosto 2020. Lo studio ha preso in considerazione il mese successivo alla conclusione delle restrizioni e ha il pregio di quantificare quanto già percepito solo epidermicamente. Quello che emerge è un nuovo modello di mobilità che è possibile sintetizzare con tre attributi: locale, occasionale e dolce.
In dettaglio i dati di maggiore interesse riguardano la numerosità degli spostamenti giornalieri, diminuiti rispetto al 2019. Gli intervistati che hanno dichiarato di aver effettuato almeno uno spostamento nell’arco della giornata sono diminuiti dall’85% al 75%. Quello che emerge con più forza é il raddoppio degli spostamenti “di prossimità”, ovvero inferiori ai 5 minuti, che passa dal 6% all’11% nel post lockdown. Quindi la pandemia ci ha fatto cambiare è cambiato il nostro bacino di riferimento privilegiando il quartiere sulla città.
A questo primo dato sulla dimensione degli spostamenti se ne associa un secondo che riguarda le motivazioni. Gli spostamenti abituali per scuola e lavoro che rappresentavano il 34,2% delle motivazioni nel 2019 si sono ridotti al 14,6% nella ripresa delle attività. Questo dato potrebbe essere falsato dalla mancata ripresa scolastica. Mentre, gli spostamenti occasionali, non interessati dalle scuole, aumentano dal 65,8% nel 2019 al 85,4% post post lockdown.
Infine, per quanto riguarda i mezzi utilizzati crolla il trasporto pubblico che rappresentava il 12,2% pre-pandemia si riduce all’8,0% alla ripresa post lockdown. I mezzi motorizzati privati si mantengono stabili dal 62,6% precedente al 60,7% successivo. Infine, la mobilità dolce a piedi o in bicicletta dal 25,2% ante Covid passa al 31,3% post lockdown. Questo dato conferma la metamorfosi nell’uso della bici da svago a mezzo di trasporto ormai svincolata dalle pendenze attraverso l’e-bike.
In questa cornice il Progetto GRAB dovrà rivedere la sua impostazione sempre più orientata ad essere servizio collettivo di mobilità alternativa. La prossima volta inizieremo a vedere come e dove.

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