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Il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, e per i pedoni niente ?

"Regina ciclarum" tratta  Magliana-Mezzocamo

“Regina ciclarum” tratta
Magliana-Mezzocamo

di Lucilla Rogai
Sulla cronaca romana del Corriere del 3 aprile c’è un interessante intervento di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante a proposito del GRAB, il grande raccordo anulare delle biciclette. Gli autori si dichiarano delusi dal no opposto da comitati cittadini e associazioni ambientaliste al fatto che un tratto di GRAB passi nei parchi urbani, in particolar modo a Villa Ada. Secondo gli autori è una grande occasione persa a tutela dell’ambiente.
Il pezzo è condivisibile solo in teoria, perché in pratica non tiene conto di quante cose siano cambiate negli ultimi tempi. Innanzitutto un aumento esponenziale del numero di biciclette, non come mobilità alternativa, ma come passatempo fra amici e in famiglia o addirittura come allenamento sportivo. Impossibile ormai per chiunque poter camminare senza doversi difendere dal continuo passaggio dei ciclisti, spesso invadenti e aggressivi. Chi corre come se fosse al Giro d’Italia, chi suona per farti scansare, quando dovrebbe essere lui a rallentare, chi si inoltra in sentieri laterali calpestando e danneggiando flora e fauna senza alcun senso civico.
No, grazie. Quello di cui ha bisogno Roma è di politiche attive per favorire una mobilità alternativa, cioè di gente che si sposta in bici per lavoro o altre esigenze e lascia l’auto a casa. Non di passatempi. Su questo punto il GRAB non ha centrato l’ obiettivo. La mobilità alternativa ha bisogno di percorsi fruibili 24 ore su 24, come le strade per le auto, e certamente i parchi non possono restare aperti anche di notte. Che facciamo? Un raccordo anulare aperto fino alle 18? Non avrebbe senso. Ripensare il GRAB magari facendogli costeggiare l’anello ferroviario sarebbe a mio avviso molto più efficace e utile alla città.

2 Responses to Il Grande Raccordo Anulare delle Biciclette, e per i pedoni niente ?

  1. Francesco Marcucci Rispondi

    3 aprile 2021 a 22:48

    Come utente pedone “camminatore” del parco di Villa Ada e della Riserva Valle dell’Aniene da anni subisco l’aggressività diffusa di molti (per fortuna non tutti) ciclisti: lo scampanellare preventivo avverte e dice “sto arrivando stai attento e scansati… fai attenzione” Secondo loro il pedone deve prestare attenzione a chi si avventura con il suo mezzo
    meccanico! Come se avesse un diritto di precedenza o una pretesa di rispetto dovuto verso il più forte! ? Forse questa cultura, questa mancanza di rispetto non è costruttiva di un clima sociale positivo ma perpetra la legge del più forte… è la legge della jungla?

  2. Pino Galeota Rispondi

    4 aprile 2021 a 09:17

    Giusta riflessione…mi

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