Widgetized Section

Go to Admin » Appearance » Widgets » and move Gabfire Widget: Social into that MastheadOverlay zone

Meno auto a Roma

IMG_1931di Lucilla Rogai

Secondo i dati forniti dall’Aci nel 2019, Roma ha il più alto numero di auto immatricolate di tutta Italia: oltre 2.700.000 veicoli. Contando che Roma ha poco più di 2.800.000 abitanti e che fra questi ci sono minorenni, risulta un rapporto di più di un’auto per ogni abitante. Ma questa è una media. Ragionevolmente possiamo pensare che non tutti i romani abbiano una macchina e altrettanto ragionevolmente affermare dunque che molti romani posseggono almeno un paio di auto a testa. A questo vanno aggiunti i pendolari, i visitatori, i veicoli industriali e commerciali, i mezzi pubblici e il risultato è l’inferno che conosciamo tutti.  Le ragioni di questa sproporzione sono varie e tutte valide: mezzi pubblici inefficienti, estensione territoriale fuori dell’ordinario, pensiamo ad Ostia, piccoli e grandi agglomerati urbani sparsi  un po’ ovunque: dai confini di Frascati a quelli di Tivoli, da Fiumicino a Pomezia, metropolitane limitate, treni ancor meno. Però di tutto questo groviglio di lamiere chi ne fa le grandi spese sono i quartieri centrali o semicentrali dove si concentrano le attività lavorative, commerciali e turistiche. Mi ricordo di aver ascoltato un paio di anni fa un turista dall’accento veneto dire alla moglie di non portarlo mai più a Roma,  perché passeggiando in via dei Chiavari, doveva spostarsi ogni minuto per far passare le auto e i motorini. Camminare per Roma può diventare un’esperienza esasperante per il continuo passaggio di auto, l’assenza di marciapiedi e le poche aree pedonali a disposizione. E il numero esagerato di auto parcheggiate ovunque.

Ecco il tema vero: più che le auto circolanti, sono quelle ferme a creare disagio e grande bruttezza. Incollate per giorni, settimane e talvolta mesi al marciapiede, occupano suolo pubblico senza un ricambio, costringendo chi si muove a parcheggiare ovunque sia possibile, al di là della maleducazione che pure esiste, in doppia e tripla fila, in posti non autorizzati, strisce e fermate dell’autobus, sui sagrati delle chiese, nelle piazze storiche, nelle vie più suggestive, ingaggiando vere e proprie lotte a colpi di fioriere per mantenere un certo decoro del sito.

Credo che l’amministrazione capitolina sia perfettamente cosciente del problema, ma le risposte sono poche, deboli e frammentate. Come al solito manca una visione. Di certo in qualche modo bisognerebbe smaltire almeno il parco auto fermo e ridondante e una proposta potrebbe essere quella di incentivare una qualche rottamazione, con l’impegno a non acquistare per almeno 5 anni una auto nuova. Un po’ come quello che succede nell’acquisto della prima casa, in cui usufruisci di agevolazioni e detrazioni fiscali, ma a condizione di non venderla per almeno 5 anni.  Le case automobilistiche forse non saranno contente, ma con un po’ di lungimiranza avrebbero il tempo per implementare il mercato dell’auto elettrica di massa. Una delle agevolazioni da proporre a chi rottama senza più comprare, potrebbe essere quella di offrire 5 anni di voucher taxi, per favorire comunque la mobilità fluida. Non più taxi per pochi, da prendere una volta tanto, ma farlo evolvere in un vero e proprio mezzo pubblico alla portata di tutti.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>